martedì 12 marzo 2013
La musica in Francia.
Il teatro musicale francese nacque propriamente con J.-B. Lully, fiorentino di nascita, aggiornato sull'operismo veneziano e sul contemporaneo grande momento del teatro francese di P. Corneille, J. Racine e Molière. Nell'ambito operistico la presenza di Lully fu determinante, accanto a quella di M.-A. Charpentier (discepolo a Roma di G. Carissimi), M.-R. Delalande e A. Campra, che operarono efficacemente anche nell'ambito della musica sacra. Alla corte di Luigi XIV, si sviluppò una valida tradizione puramente strumentale. Il re ebbe al proprio servizio il famoso complesso dei 24 violons du roi, costituito da grandi virtuosi, esecutori di quelle "sinfonie" che, con le grandi ouverture teatrali di Lully, diedero origine al concerto (J. Aubert, J.-M. Leclair) e alla sonata (F. Couperin e J.-B. Senaillé) francesi. Dalla ricca tradizione liutistica del Cinquecento derivò il gusto per la successione di danze di identica tonalità, genere prontamente individuato con il nome di suite française e ampiamente adottato nella musica per clavicembalo di J.-H. d'Anglebert, N.-A. Lebègue, J.-F. d'Andrieu, N. de Grigny, N. Gigault. Su tutti primeggiò Couperin, che portò la musica per tastiera a un posto di assoluta preminenza in Europa.
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